Intervista a Giulio C. Ladini (2° parte)

Intervista a Giulio C. Ladini (2° parte)

 

Seconda parte dell’intervista a Giulio Ladini.
Nato a Trieste nel 1993, Giulio ha mosso i suoi primi passi grazie ad una Canon 600d acquistata nel nostro negozio. Oggi Giulio è un Filmmaker con molti lavori all’attivo e vari premi vinti e sta per aprire il suo studio di produzione.

In questa seconda parte Giulio ci offre il suo punto di vista sull’utilizzo della tecnologia e delle tecniche nella realizzazione dei video.

 

Attualfoto: Le camere sono sicuramente l’elemento più importante del tuo lavoro ma quali sono gli strumenti imprescindibili subito dopo le camere?

Giulio: Dopo la camera sicuramente il computer è lo strumento imprescindibile per un videomaker. Il computer è parte fondamentale di un percorso che inizia prima ancora sulla carta quando inizio a sviluppare l’idea, procede attraverso la telecamera e poi si conclude nel montaggio, ormai gestito in tutto e per tutto da un computer.

Il montaggio è parte integrante del filmmaking, c’è una grande storia di esploratori del linguaggio che fanno parte della scuola russa degli anni venti. Ėjzenštejn e molti altri hanno esplorato con varie tecniche il percorso del montaggio.
La registrazione è la rappresentazione di un evento reale che accade davanti alla camera ma nel montaggio viene costruito il significato di quello che hai girato.

Per esempio hanno fatto degli esperimenti dove si riprendeva un’espressione di un attore russo e poi nel montaggio questa espressione veniva montata con tre immagini diverse, una versione riprendeva un piatto di pasta, in un’altra compariva una donna e nell’ultima una bara. Alla fine delle proiezioni le emozioni raccolte dai vari pubblici erano completamente diverse, alla stessa espressione dell’attore venivano associate tre distinte emozioni.

Questa è la forza del montaggio, che ci aiuta a costruire il significato di quello che vogliamo trasmettere.

  Dino Skorja Jugovacfoto: Dino Škorja Jugovac

 

Attualfoto: Quali sono gli altri strumenti imprescindibili?

Giulio: Dopo la camera l’elemento più importante sono sicuramente le lenti, cioè il modo in cui la realtà e la luce arriva sul sensore della tua camera e si registra per quello che è.

Quindi se devo pensare ad una cosa fondamentale su cui, un giovane che vuole affacciarsi su mondo potrebbe immaginare d'investire, sono le lenti. Ovvero lo strumento che ti consente di inquadrare per certi aspetti la realtà ed offrire tanti punti di vita differenti.

Ogni lente ha la sua anima che ti consente di esprimere quello che pensi in maniera diversa. Tutto questo poi si lega al linguaggio, un grandangolo restituisce un’emozione differente da un 50 millimetri, l'obiettivo ti offre un linguaggio ed un senso differente.

 

Attualfoto: L’obiettivo è quindi un modo di raccontare in maniera diversa la stessa storia offrendo un punto di vista diverso.

Giulio: Assolutamente sì, è un modo per inquadrare quella piccola parte di realtà e di mondo che ti interessa, raccontare è la scelta della lente.

Le lenti sono come le parole in un testo, scegliendo le parole per scrivere quello che hai in mente inevitabilmente scegli il modo di raccontare una storia. Le lenti hanno lo stesso potere.

Ci sono poi tante altre attrezzature fondamentali per fare video, un altro assunto è che se il video è bello dal lato visuale ma ha un audio non all’altezza, il video non funziona. I microfoni sono un altro elemento fondamentale che non deve essere trascurato. La post produzione aiuta a migliorare il risultato finale ma partire da un buon audio iniziale fa la differenza.

Oggi un grandissimo elemento di innovazione è il tema della stabilizzazione. La grande novità è che i nuovi gimbal hanno trasformato completamente il linguaggio del video ed il mondo della produzione. Oggi chiunque può offrire riprese e punti di vista che fino a poco tempo fa sarebbero state ad esclusivo appannaggio di grandi produzioni con steady cam e sistemi di stabilizzazione molto costosi.

La luce è poi un altro grande elemento con cui fare la differenza, un aspetto che differenzia le produzioni professionali e gli appassionati.
Il mondo del cinema e delle macchine da presa passa proprio dalla fotografia, l’impressione della luce su sensori e pellicole, per cui la luce è un elemento davvero fondamentale.
In alcuni video, per certi aspetti, la luce è fondamentale perché contribuisce, come le lenti, alla narrazione della storia. Anche il cinema è pieno di casi, di storie e di correnti che facevano della luce il loro più grande oggetto di ricerca.

Per esempio, se parliamo di luce mi viene in mente la cura della luce nei film tedeschi degli anni venti e trenta, marcati chiaroscuri girati in bianco e nero per differenziare e trasformare le inquadrature. L’utilizzo della luce permette di trasformare un’inquadratura di una stessa persona da un clima socievole ad un clima di terrore, solamente attraverso la fotografia e la luce. Ed è per questo che fra i reparti più importanti che accompagnano la regia, c’è sicuramente la fotografia. La direzione della fotografia ha il compito di scegliere la luce per raccontare quello che ha in testa il regista ed accompagnare il personaggio lungo la storia.