L’arte inconsueta di Anthony (Tony) Bradshaw: un fotografo inglese, triestino per adozione

L’arte inconsueta di Anthony (Tony) Bradshaw: un fotografo inglese, triestino per adozione

Presidente di un’importante compagnia assicurativa, Tony ha da sempre lavorato nel mondo delle assicurazioni, un mestiere che l’ha portato a viaggiare molto. È nato a Leigh nel Regno Unito, attualmente abita a Bruxelles ed è sempre in giro per il mondo, tant’è che per la nostra intervista si è collegato dall’Acropoli di Atene.

 

Il lavoro però non è tutto per lui, ha anche un’altra grande passione, la fotografia. Viaggiare per lavoro gli permette di portare con sé la macchina fotografica e, come dice lui, prendere due piccioni con una fava.

 

Ha iniziato ad esplorare il mondo della fotografia circa dieci anni fa, una passione nata proprio qui, a Trieste. Per lui Trieste significa molto: è venuto in Italia per amore e ci è rimasto per molti anni, durante i quali ha iniziato ad approfondire la tecnica fotografica. Nonostante ora viva a Bruxelles, Tony torna sempre a Trieste due o tre volte all’anno perché si sente profondamente legato a questa città. “Sono triestino per adozione”, afferma.

 

A Trieste Tony ha dedicato addirittura un libro, “Trieste Inconsueta”. Si tratta di una raccolta fotografica di scorci di Trieste, rappresentata da occhi stranieri. E da qua il titolo “Trieste inconsueta”: una serie di scatti che raffigurano la città da un punto di vista insolito, in grado di mettere in difficoltà addirittura i triestini stessi, i quali faticano a riconoscere alcuni scorci. “Piazza Unità è bellissima e viene sempre fotografata da tutti. Io cerco di catturarla con occhi diversi, facendo degli scatti un po’ inusuali. Per esempio, la piazza viene sempre fotografata al tramonto, mentre io ho cercato di dare valore al cielo rosso fiammante dell’alba”.

 

 

Dal libro è nata poi anche una mostra fotografica, “Sguardi Inconsueti”, dedicata non solo a Trieste, ma a tutto il Friuli Venezia Giulia. L’esposizione, allestita al Teatro Rossetti, è attualmente visitabile e ospita una meravigliosa collezione fotografica che testimonia il grande talento artistico di Tony Bradshaw.

 

Tony però, non si limita a fotografare scorci di città. È affascinato anche dalla natura e dai paesi esotici, come le terre lontane dello Zambia e del Botswana. “Sono stato in Zambia per seguire la costruzione di un pozzo che abbiamo finanziato. Vedere il sorriso nello sguardo di 300 famiglie che non hanno niente ti cambia la vita, non sei più la stessa persona quando torni a casa”. Durante il viaggio Anthony ha potuto anche dedicarsi alla fotografia con la sua Nikon D850, una fotocamera per lui dalle prestazioni impareggiabili. Montando un obiettivo macro 105mm ha realizzato numerosi ritratti fotografici delle persone del villaggio, una scelta sicuramente inusuale per la tecnica del ritratto, ma che gli ha permesso di portare a casa degli scatti fenomenali. Ancora una volta, la parola d’ordine quando si parla di Anthony è “inconsueto”.

 

Durante la sua permanenza in Zambia ha utilizzato la sua reflex anche per cimentarsi nella fotografia naturalistica lungo le rive del fiume Zambesi, realizzando un emozionante storytelling del mondo animale.

 


Mentre in Africa ha sfruttato la sua reflex D850, nei suoi ultimi viaggi ha iniziato a sperimentare con le mirrorless. Dalla D850 è infatti passato alla mirrorless Nikon Z9, un modello del 2021 a cui è particolarmente affezionato. La serie Nikon Z, come tutte le mirrorless, regala il vantaggio di poter vedere il risultato ancora prima scattare, tuttavia la Z9 presenta una caratteristica che la distingue da tutte le altre: è sprovvista di otturatore meccanico, una peculiarità che le permette di ottenere immagini nitide, senza alcuna vibrazione e che testimonia la velocità di lettura del sensore. Tony sottolinea inoltre la capacità della Nikon Z9 di tenere il passo con condizioni di luce scarsa, una caratteristica che la rende estremamente versatile.

 

Naturalmente, la scelta della fotocamera gioca un ruolo fondamentale nella fotografia, ma non è tutto. Occorre sviluppare occhio critico e osservare nel dettaglio la realtà che ci circonda, in modo da rappresentarla con una prospettiva sempre nuova e originale. Ed è proprio questo che contraddistingue Tony Bradshaw: la sua capacità di rappresentare il mondo con occhi diversi, una mente matematica che si fonde con l’amore per l’arte.

I risultati? Meravigliosamente inconsueti.