NIKON Z fc, CINEMA E RITRATTI: L’ESPERIENZA DI STEFANO QUARANTOTTO

NIKON Z fc, CINEMA E RITRATTI: L’ESPERIENZA DI STEFANO QUARANTOTTO

Stefano Quarantotto è un fotografo professionista triestino specializzato nel settore del cinema e della ritrattistica. In questa intervista per Attualfoto, Stefano ci racconta la sua esperienza come fotografo, una passione che si è ben presto trasformata in professione. Con le sue reflex Nikon, Stefano ha raggiunto importanti traguardi professionali e personali; recentemente però, ha voluto cimentarsi con la Nikon Z fc, una mirrorless che, come sostiene lui stesso, “nasce come fotocamera per fare video e per scattare ritratti o reportage ed è perfetta per queste funzioni”. Nell’intervista Stefano si sofferma sulla differenza tra le macchine reflex e mirrorless, mentre alla fine dell’intervista troverete una breve ma dettagliata recensione che Stefano ha dedicato proprio alla Nikon Zfc.

Io sono fotografo dal 2011: ho iniziato a scattare per esigenza, ma poi la fotografia è diventata una passione che si è ben presto trasformata in un lavoro a tempo pieno. Prima di diventare fotografo facevo il grafico pubblicitario e avevo sempre bisogno di fotografie a prodotti e modelle. All’inizio mi rivolgevo a fotografi professionisti, ma poi mi accorsi che era molto difficile spiegare loro esattamente cosa volevo.

Decisi perciò di imparare a scattare da autodidatta. Attualmente mi occupo poco di grafica, ormai faccio solo foto. Scatto principalmente ritratti fotografici, ritraendo modelle e modelli, ma una parte importante del mio lavoro la dedico ad eventi come i matrimoni e i festival del cinema. Sono infatti uno dei pochi fotografi in Italia che segue i festival del cinema. Infine, opero anche nel settore della ristorazione, occupandomi di food photography, e talvolta mi cimento nel reportage.
Devo ammettere che la mia carriera da fotografo mi ha dato molte soddisfazioni. Sono riuscito a vincere vari concorsi fotografici, tra cui l’Independent Photographer, al quale ho partecipato con un ritratto di una ragazza che poi è stato esposto a Berlino. Ho vinto anche un altro concorso, con una foto che è stata esposta Milano ed ho avuto la soddisfazione di riuscire a vendere alcune mie fotografie a personaggi illustri del mondo dello spettacolo come Antonio Banderas, all’ultimo Festival del Cinema di Venezia, e
Samuel L. Jackson, quando ha girato un film a Trieste. Posso ritenermi abbastanza soddisfatto.

Bisogna specificare però, che fare foto ad eventi come i festival del cinema non è per niente una passeggiata, soprattutto se se si è alle prime armi. A creare difficoltà è sicuramente l’illuminazione, dal momento che ci sono spesso delle zone con una luce scarsa. Anche ai matrimoni può essere difficile scattare, dal momento che c’è un grande sbalzo luminoso tra dentro e fuori. In alcuni casi si può migliorare l’illuminazione, per esempio portandosi dietro dei flash, ma in altre situazioni il fotografo si deve adattare e deve riuscire a cogliere l’attimo. Per fortuna, scattando da tanti anni, ormai riesco a capire in anticipo quando bisogna tenersi pronti per catturare il momento giusto, ma se un fotografo è agli inizi potrebbe ritrovarsi a scattare cento foto e salvarne due. Infatti, prima di cimentarsi nella fotografia di eventi, consiglio agli aspiranti fotografi di allenarsi facendo foto ad amici e parenti, in modo da provare a scattare con diverse impostazioni della luce. Quando si scatta a un evento bisogna essere grado di portare a casa determinati risultati, quindi non ci si può permettere di improvvisare.


Naturalmente, per imparare a scattare in maniera professionale bisogna anche capire quale attrezzatura utilizzare. Attualmente sul mercato esistono due principali tipologie di macchine fotografiche, le reflex e le mirrorless. Una macchina mirrorless, come dice la parola stessa, non ha lo specchio, quindi la tecnologia è basata sul mirino ottico, che permette di vedere in anticipo come sarà la foto finale. Questo è sicuramente un grande vantaggio per un principiante, poiché regolando la luce e tutte le altre impostazioni si può già vedere il risultato. D’altro canto, una mirrorless non è adatta alle foto con lunghe esposizioni, poiché bisognerebbe regolare la macchina in maniera totalmente diversa. La reflex invece, risulta essere la scelta migliore per chi se ne intende di fotografia, dal momento che non permette di vedere il risultato in anticipo.

Tuttavia, la mirrorless può rappresentare un comodo compromesso anche per i fotografi professionisti. Per esempio, recentemente ho avuto l’occasione di utilizzare la Nikon mirrorless Zfc a un festival del cinema a Cortina e devo dire che se la cava piuttosto bene. Mi ero portato dietro anche una reflex, ma per alcune cose la Zfc è decisamente più comoda. Innanzitutto perché, come dicevo, permette di vedere l’immagine finale ancora prima di scattare e inoltre, la Zfc ha la messa a fuoco anche sugli occhi,
mettendo a fuoco i soggetti nei punti corretti. 
Reflex e Mirrorless sono due mondi completamente diversi, ma entrambe permettono di fare foto a livello professionale e questo è ciò che conta. Sull’attrezzatura infatti, non ci si può permettere di risparmiare. 

E ora lasciamo la parola a Stefano Quarantotto con la sua recensione sulla Nikon Z fc, per approfondire le prestazioni di questa nuova mirrorless di casa Nikon. Io ho sempre sostenuto che l’equipaggiamento non sia molto importante, ma nel tempo ho cambiato idea. Sono abituato a girare sempre con una reflex in zaino, ma non posso negare che l’iPhone e la fotografia con i cellulari hanno portato me e moltissimi altri fotografi a catturare attimi fuggenti della vita o piccole cose affascinanti che incrociano il nostro cammino tramite il telefonino. Ovviamente le fotocamere dei cellulari hanno dei limiti ed è su questa filosofia che questa fotocamera trova spazio. La Nikon Zfc è piccola, leggera, semplice da trasportare e usare. Avere la maneggevolezza di una macchina fotografica che posso portare ovunque e il controllo creativo delle reflex più grandi ha significato per me la possibilità di creare immagini pressoché in qualunque momento, praticamente in qualunque posto. Il mondo intero, come soggetto fotografico, è diventato un po’ più accessibile e pronto ad essere catturato. Qualunque cosa ora può potenzialmente diventare una fotografia interessante perché sono più pronto, con la mia piccola fotocamera in mano. Posso dire è stata una svolta per me!

Non vi descriverò le caratteristiche tecniche di questa Nikon, le potete trovare tranquillamente sul sito ufficiale o su mille blog. Se cercate una fotocamera con mille mila megapixel, mi dispiace, ma non è la fotocamera per voi. La Nikon Zfc nasce come fotocamera per fare video e per scattare ritratti o reportage ed è perfetta per queste funzioni! Si può tranquillamente scattare nelle ore più buie e fino a 12000 ISO non posso dire che non ci si filigrana, ma non è fastidiosa, anzi! Come fotocamera dà un tocco quasi “analogico” agli scatti e trovo sia una cosa fantastica. Se vi preoccupa invece il mirino elettronico, non abbiate timore. All’inizio ammetto che ero un po’ spiazzato e non capivo come metter a fuoco, però poi in pochi scatti ci si prende la mano ed è anche più rapido e intuitivo rispetto al mirino classico. Ovviamente il nuovo mirino aiuta anche molto per la messa a fuoco con le lenti vintage. Io son sempre rimasto affascinato dalle lenti Zeiss, hanno una resa ed un bokeh che non ho mai riscontrato nelle ottiche più
recenti. Con la Nikon Z fc ora è quasi impossibile sbagliare la messa a fuoco perché si è in grado di vedere subito il risultato della foto e si può zoomare già in scatto sui dettagli.
Beh credo si possa evincere dalla mia recensione che la Nikon Z fc mi abbia conquistato e che poi il suo aspetto iconico mi faccia desiderare di scattare ed esibirla sempre più. Io vi consiglio di provarla e spero che vi faccia innamorare della fotografia.